Return to Monkey Island Review

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Dopo oltre 30 anni Ron Gilbert torna a lavorare sul gioco che, negli anni 90, ha stabilito un nuovo standard nel campo delle avventure grafiche riusciendo nuovamente a creare un titolo eccezionale e divertente destinato ai vecchi ed ai nuovi fan. Per quest’ultimi il gioco propone un breve e divertente riassunto delle precedenti di avventure di Guybrush Threepwood che strapperà un sorriso anche a chi ha finito nel corso di questi anni i titoli precedenti. La storia riprende esattamente dove si è interrotta nel finale di Monkey Island 2, riuscendo a dare una eccelente spiegazione a quel finale che per decenni ha fatto parlare di se. Questa volta il nostro temibile pirata dovrà imbarcarsi nella sua più grande imprese, trovare il famigerato segreto di Monkey Island, ma la cosa non sarà semplice perchè dovrà spesso scontrarsi con la sua nemesi LeChuck.

Lo SCUM bar torna anche in questa avventura, ma qualcosa è cambiato

Il gioco in se è una classica avventura grafica che abbandona la vecchia interfaccia SCUMM a verbi ed introduce una semplice interfaccia visuale comandabile semplicemente con il click del mouse. Gli enigmi sono tutti estremamente originali e divertenti ma non sono mai frustranti, difficilmente vi ritroverete ad usare il classico metodo prova tutti gli oggetti che hai nell’inventario con tutto quello a schermo. In ogni caso, in caso di problemi, il gioco offre un’ottimo sistema di aiuti in-game che guiderà il giocatore alle prime armi. La longevità del titolo si aggira sulle 8-10 ore ma la durata dell’avventura dipende un pò da quanto siete esperti in questa tipologia di gioco. Per quanto riguarda i collegamenti con i titoli precedenti, il titolo ha una serie impressionante di piccoli riferimenti agli altri titoli che sicuramente verranno colti da chi ha amato i primi titoli ma che non preclude l’accesso ai nuovi giocatori.

Lo stile grafico, per quanto differente rispetto al passato, dopo un primo impatto estraniante funziona alla perfezione e si adatta allo stile del gioco. Anche il sonoro è ottimo grazie alla presenza delle musiche composte dal veterano Michael Land (che si è occupato anche dei titoli originali) ed anche il doppiaggio è di buona fattura.

In conclusione Return to Monkey Island è un gioco che non bisogna lasciarsi scappare sia che siate fan della serie sia siate dei neofiti. E’ l’opera che chiude perfettamente il cerchio in modo perfetto, con un finale dal tono quasi malinconico ma che al tempo stesso lascia aperto una nuova possibile avventura il nostro amato Guybrush.

Per alcuni aneddoti e fatti curiosi relativi a questa serie clicca su questo link

Piattaforme: PC, Nintendo Switch
Lingua: Testi a schermo in italiano, audio in inglese
Durata: 8-10 ore